Oggi
voglio iniziare a raccontarvi una storia d’amore, quella tra Viola e Barabba,
in questa scena lei va verso lui che si allena, con l’intento di manovrarlo e
metterlo contro Sauro.
“Era
ovvio!” si disse compiaciuta mentre si mordicchiava il labbro. Andò incontro a
Barabba con gli occhioni lucidi e le labbra più gonfie del solito.
«Che
c'è?» gli chiese lui ansioso. Dopo gli eventi recenti tra i suoi soci, sapeva
che Cupido era nell'aria.
Forse
finalmente era il suo turo! Forse lei si era accorta di provare qualcosa! Aveva
il cuore in gola.
La
voce gli si strozzava e il fiato gli mancava mentre la vedeva avvicinarsi
leggiadra e soave più del solito. La corda che teneva in mano gli cadde ai
piedi. Era pietrificato e lei finalmente gli fu davanti.
«Menomale
che ti ho trovato» disse lei con un tono dolcissimo.
“Ci
siamo, ci siamo, ci siamo” era la voce agitata della coscienza di Barabba: era
certo, ora la avrebbe accarezzata, stretta e baciata... non stava più nella
pelle.
Lei
alzò il volto, sembrava quasi che una lacrima stesse per scendere.
“È
emozionata anche lei” sospirò pensando.
Una
voce spezzata uscì da Viola:
«I
suoi occhi, tu non hai visto i suoi occhi, solo tu mi fai sentire protetta!».
«Eeeeeeeeeeeh?».
Barabba non capiva, aveva una confusione tremenda in testa. Poi si riprese.
«Chi
scusa? Che occhi?».
«Sauro,
dicevo. Non lo so ma ha degli occhi che mi spaventano, quando mi guarda ho i
brividi, invece con te sto bene, solo tu mi fai sentire protetta».
p.57
...
.
Stava già sognando, si sentiva un eroe mascherato che salvava la sua donna in
pericolo e lei lo avrebbe vissuto come un salvatore.
«Non
preoccuparti, ci penserò io! Tu sei mia!».
Lei
sospirò.
«Tu
non hai idea di che emozione mi hai dato, non sai cosa significano per me
queste parole».
p 59







